L’investimento da 2,2 miliardi di euro, mira a fornire sostegno alle comunità energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione e consentirà di estendere la sperimentazione già avviata con l’anticipato recepimento della Direttiva RED II ad una dimensione più significativa e di focalizzarsi sulle aree in cui si prevede il maggior impatto socio-territoriale.

L’investimento, infatti, individua Pubbliche Amministrazioni, famiglie e microimprese in Comuni con meno di 5.000 abitanti, sostenendo così l’economia dei piccoli Comuni, spesso a rischio di spopolamento, e rafforzando la coesione sociale.

In particolare, questo investimento mira a garantire le risorse necessarie per installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità delle energie rinnovabili e auto-consumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente. La realizzazione di questi interventi, ipotizzando che riguardino impianti fotovoltaici con una produzione annua di 1.250 kWh per kW, produrrebbe circa 2.500 GWh annui, contribuirà a una riduzione delle emissioni di gas serra stimata in circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Per ottenere quote più elevate di autoconsumo energetico, queste configurazioni possono anche essere combinate con sistemi di accumulo di energia.

Il sostegno è basato su prestiti a tasso zero fino al 100 % dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, sono stati definiti i principi e le modalità per assicurare il necessario coordinamento fra gli strumenti di incentivazione previsti dal decreto legislativo stesso e quelli del PNRR.

È in corso la pubblicazione del decreto ministeriale per l’attuazione della misura.

È allo studio la possibilità di proporre, in alternativa, un sostegno parziale a fondo perduto sui costi ammissibili.                                                                       Il decreto è oggetto di notifica alla Commissione europea per la verifica di compatibilità con la disciplina sugli aiuti di stato.

Le tappe fondamentali della misura sono:

  • Entro dicembre 2025: aggiudicazione di tutti ali appalti pubblici per la concessione di prestiti per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche.
    A che punto siamo? Da avviare.
  • Entro giugno 2026: raggiungimento dell’obiettivo. Produzione di circa 2.500 GWh/anno di energia rinnovabile in comuni con meno di 5.000 abitanti.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti consulta i seguenti link
Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo – Italia Domani
Investimento 1.2 – Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’auto-consumo | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mite.gov.it)